PATTONA DEL SAN BERNARDO
Per chi come me ha dei nonni che in gioventù hanno abitato le nostre montagne, la castagna è una di famiglia.
Presente in molti racconti, ha contaminato ricette tradizionali riuscendo ad insinuarsi e quindi a farsi ricordare durante i pranzi della domenica, quelli di Natale, di Pasqua e persino in quelli del primo dell’anno.


se vi brucia lo stomaco ogni volta che mangiate le castagne, non preoccupatevi siamo tutti sulla stessa barca. Io però ho un’amica che è anche un’ottima farmacista, vi passo il numero?
torta di castagne e cioccolato
Ho sempre desiderato j capelli color Castagna, di quelli coi riflessi rossicci, coi toni cupi, coi sentori di bosco. Anche gli occhi, si!, e invece mi ritrovo con un colore anonimo sia degli uni che degli altri. Allora ho pensato che magari mangiando e un po di più, con una buona dose di cioccolato (altro gran bel colore), chissà magari avrei potuto cambiare le cose. Bella scusa per magnà,


“C’è un frutto rotondetto,
di farina ne ha un sacchetto:
se lo mangi non si lagna,
questo frutto è la castagna.
La castagna in acqua cotta
prende il nome di ballotta.
Arrostita e profumata
prende il nome di bruciata.
Se la macino è farina:
dolce, fina, leggerina:
se la impasto che ne faccio?
Un fragrante castagnaccio.”
tortelli dolci alle castagne
Alzarsi presto la mattina, preparare i cesti e gli scarponi, mettersi in macchina ed arrivare al San Bernardo, dove i castagni sono i veri padroni e l’uomo solo un piccolo essere in cerca di riparo e frutti. Della raccolta delle castagne mi piace passeggiare in mezzo agli essiccatoi ormai ruderi ed immaginarmi il bosco popoloso di 70 anni fa. Un gran via e vai, il fondo pulito, le strade segnate e grandi ammassi di castagne pronte da seccare.
crema di castagne
Pelare le castagne è un lavoraccio, così come lo è denocciolare le ciliegie, pulire i gelsi e setacciare le more. Tuttavia la fatica si alleggerisce subito quando la casa è invasa dall’inconfondibile profumo d’autunno. Castagne sul fuoco, finestre sui tempi passati, un’idea di famiglia che si può trovare in una semplice crema. Sì, proprio quella di castagne.
sfoglia alla farina di castagne
Mia nonna Ivana è nata a Bergotto, tra boschi di castagni e valli di funghi. Per lei la castagna è sacra, l’ha sempre impiegata in tantissime preparazioni tra cui la sfoglia dei tortelli. Fino a prima che io nascessi il giorno di Natale si mangiano i tortelli di castagne, fino a che mio papà ha confessato “Basta tortelli di castagne, mi si corrode lo stomaco!” E dal quel giorno cappelletti! Grazie papà





