Siamo da poco in autunno e le nuances in dinamica trasformazione scandiscono i giorni. Gli aranci e i bordeaux contrastano senza ritegno muri grigi e cieli ora tersi ora plumbei e Maria con quel volto poetico alla Jeanne Hebuterne, la donna dagli occhi azzurri, ne coglie ogni sfumatura attraverso le sue composizioni floreali.

@maria_monteverdi , è lei la nostra prima protagonista della nuova edizione di Narranatura.
Cresciuta in campagna, nel giardino che il padre curava come fosse un gioiello, si divertiva a fare coroncine di margherite e piccoli bouquet per adornare la casa, poi la bambina è cresciuta e nulla in cuor suo è davvero cambiato.

Si è guadagnata la sua laurea in Filosofia e l’ha fatta fiorire decidendo di indagare la natura delle cose attraverso fiori ed elementi del paesaggio. Ha ottenuto così un diploma in “fiorellineria”, come dice lei scherzosamente, e ne ha fatto una professione. “Chi inizia a fare questo mestiere non guarda più la natura con gli stessi occhi: si è sempre attenti

a quell’erba che cresce nel fosso, piuttosto che al fiore che si nasconde nell’aiuola. Ogni ramo prende vita e ogni cosa può diventare una corona, un mazzo, una composizione.” Amore per la natura sì, ma anche estrema attenzione a colori, forme ed accostamenti, in ogni lavoro che fa ricerca, infatti, la naturalezza della linea e la spontaneità della composizione accostando gli elementi che la natura offre nelle varie stagioni come fossero colori su una tavolozza.

Maria dipinge la realtà attraverso piante, fiori, frutti e ortaggi autoctoni della nostra tradizione e attraverso quelli si propone il preciso obiettivo di creare ambientazioni il più possibile fedeli a quel preciso periodo dell’anno. En plein air la Maria impressionista rincorre il Lucrezio celato in sé, è così che ci piace il suo sguardo azzurro sulla natura.