Narranatura – la pittrice

Oggi siamo un po’ in ritardo sulla tabella di marcia, lo so, ma abbiamo una giustificazione!


La nostra ottava ospite di #narranatura viene infatti da oltre confine, ladies and gentlemen, dalla Spagna con furore vi presento Ana Hernandez. @anawalta
Lei vive tra Malaga e Granada e proprio lì, nel capoluogo andaluso, insegna acquerello presso IES Abroad di Granada.


Ma come ha fatto a finire nella nostra modesta rubrichetta? Frugando nel web ha scoperto di avere diverse passioni in comune con questa pagina e, venuta a conoscenza di #narranatura, ha voluto partecipare con entusiasmo.Fin dai tempi dell’Accademia di Belle Arti infatti ad Ana è sempre interessato occuparsi di paesaggio e nel tempo ha lavorato su questo soggetto comprendendone solo in corso d’opera il suo senso più puro. Fermare l’immagine attraverso carta, acqua e colori consente di dare un senso differente al tempo.

Imprimere sensazioni, raccogliere forme, osservare l’ambiente circostante: è il mezzo stesso a diventare percorso. 
Questo suo atteggiamento nei confronti del rapporto tra pittura e natura, questo legame in grado di riconnettere il nostro essere all’ambiente, si riversa anche nel suo insegnamento dove cerca di dare rilevanza ai ritmi della natura ed sprona a godere di ogni loro istante.
L’acquerello possiede il grande vantaggio di poter essere trasportato con facilità ed è quindi perfetto per chi dipinge viaggiando, en plein air.

Ricordo ancora il periodo Turner, quando all’Oasi del Cornale sopra a Bedonia, mi ero portata tutto il necessario, cavalletto incluso, per un’acquerellata all’aria aperta. I risultati non furono disastrosi quanto la rappresentazione di Monterosso di qualche anno prima (ve la racconto un’altra volta), ma comunque ad oggi con gli acquerelli ci faccio solo i biglietti di compleanno. “Ma tua mamma è così brava a dipingere, la sarai anche tu, vero?”
Sì, una vita di contraddizioni.

Credits @jmgrimaldifotografia
Andrea Ortega @museoalhambra

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