Mea culpa!
Eh si perché ieri sera avevo una cena molto attesa con le girlz della pallavolo e ho ignorato le richieste di attenzione dell’agribancario.
Ebbene, eccoci quindi giunti a #giovebeestories che potrebbe facilmente diventare #venerbeestories. Il nostro apicoltore di fiducia in questo periodo è molto impegnato, con le belle giornate infatti ogni minuto è buono per una fuga di massa delle api dalle sue casette. Per questo deve andare spesso a controllarle. Ma la vera notiziona del giorno è che ha finalmente smielato il miele d’acacia e Sì, l’ha anche assaggiato. Con i tigli in fioritura, un caro saluto agli allergici, era infatti giunto il momento di fare spazio ad un nuovo tipo di miele.
Come avviene la smielatura?
I telaietti vengono messi nell’apposita centrifuga così da far uscire il miele che viene successivamente invasettato.
La curiosità della settimana: i tempi di produzione del nostro Agribancario sono un po’ più lunghi rispetto alla media poiché per abbassare l’umidità all’interno dei vasetti (che deve essere inferiore al 18%) non si avvale della pastorizzazione che andrebbe a modificare le note più aromatiche del miele , ma sfrutta semplicemente ciò che la natura gli ha messo a disposizione, ovvero il sole. Lascia quindi i vasi in esposizione diretta senza farli bollire.
Vi state chiedendo come sia venuto il miele di acacia?
A questa domanda vi risponde direttamente l’umiltà di frankmcmartin: STRA TOS FE RI CO! Densissimo, profumatissimo, buonissimo 珞