Le clafoutis aux cerises

Cerises, un’immagine acustica che pennella finemente l’atmosfera di un pomeriggio sospeso, nel caldo di giugno.
Con quella erre francese che annebbia l’immagine del muletto giallo gracchiante e ti modella in un petit dejeuner sur l’herbe vestita di tutto punto. Seduta ad un tavolo in ferro battuto bianco, con le sedie in pandan e una tovaglia ricamata a mano. Un clafoutis spolverato da zucchero a velo candido e una tazza di the non più caldo. All’ombra s’intende.

Momento Alberto Angela

Il clafoutis è un dolce di origine francese proveniente dalla zona di Limousin che in genere si realizza con frutta di stagione e si gusta tiepido. Il suo nome deriva dal dialetto, ” clafir ” che significa guarnire, riempire. Secondo la tradizione il clafoutis veniva preparato con ciliege selvatiche intere, dal nocciolo profumatissimo ed era il pasto dei contadini, che lo portavano con sé nelle giornate di lavoro, mentre tagliavano e raccoglievano il fieno.

Il nocciolo…della questione

Eh si, perché il nocciolo era proprio il fulcro di questo dolce. Veniva infatti mantenuto all’interno dei frutti rossi che venivano poi uniti all’impasto completamente integri. La presenza del nocciolo sarebbe proprio la responsabile di quel profumo irresistibile che sprigiona il clafoutis.

petites cerises noires (une variété locale), qu’il serait totalement hérétique de vouloir
dénoyauter, non seulement parce que les noyaux communiquent à cet entremets rustique un parfum
incomparable, mais encore parce que dénoyautées, les cerises perdraient leur jus à la cuisson et seraient donc
moins savoureuses, tout en détrempant la pâte

Denocciolate quindi le ciliegie risulterebbero meno profumate ed in cottura perderebbero il succo che mischiandosi all’impasto andrebbe a privare i frutti di goduriosa turgidità.

La ricetta volante

500 g Ciliegie – 200 ml Latte – 100 g Farina 00 – 100 g Zucchero – 3 Uova – 1 bacca Vaniglia – 2 cucchiaini di Brandy – q.b. Zucchero a velo

Prima di tutto montate con le fruste le uova con zucchero e vaniglia.

Poi aggiungete latte e brandy (piano con l’alcool). Infine aggiungete la farina mescolando sempre a velocità bassa con le fruste elettriche.

Otterrete una pastella simile a quella delle crêpes.

Imburrate una teglia da 22 – 24 cm e aggiungete le ciliegie snocciolate. Versate quindi l’impasto sopra alle ciliegie.

Cuocete a 180° in forno statico ben caldo, nella parte centrale per circa 40 minuti.

La consistenza finale sarà a metà tra quella di un budino e una crema. Servito caldo è in grado di dare il meglio di sè.

C.

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