Le frittelle ai fiori di sambuco profumano di pomeriggi dopo scuola passati a fare merenda a gambe incrociate all’ombra del castagno. Succhino e biscotti al laghetto GM e la giornata in fondo non era andata perduta.

Come avrete capito i fiori di sambuco mi piacciono molto, mi piace il fatto che crescano spontaneamente e che siano davvero riconoscibili solo pochi giorni all’anno, proprio quando sono fioriti. Si confondono con la vegetazione ai bordi delle strade e nelle macchie verdi sulle strade di campagna.

Mi piacciono perché mi ricordano il ricamo del corredo di un’anziana signora perfetti nei loro pistilli e nelle loro alveolature. Mi piacciono perché sono per tutti e profumano di uguaglianza. Così materni e imprescindibili. Mi piacciono perché hanno talento da vendere, ma in pochi li sanno apprezzare.
Le frittelle di sambuco profumano come il pigiama ancora caldo della mamma e adesso vi do la ricetta.

1 uovo – 75 gr di farina – 25 gr di zucchero di canna – 50 ml di acqua – 8 ombrelli di sambuco – zucchero a velo – olio di semi
Lavate gli ombrelli appena colti di sambuco e lasciateli asciugare su un panno per qualche minuto.
Unite uova e zucche e successivamente farina e acqua. Mescolate bene con una frusta fino ad ottenere un composto omogeneo. Nel frattempo mettete a scaldare l’olio di semi.

Una volta che saranno pronti pastella e olio, intingete i cappelli dei sambuchi tenendoli per lo stelo e metteteli a friggere nell’olio. Lasciateli dorare e riponeteli ad asciugare carta assorbente.

Serviteli ancora caldi con una spolverata di zucchero a velo.
Infine gustateli in buona compagnia, a gambe incrociate sotto l’ombra di un castagno ♥️
