Agrisciroppo

Oggi per la rubrica #GioveBeeStories monologo a cielo aperto di @frankmcmartin “L’apiario in questo periodo necessità di più visite, purtroppo anche per colpa del tempo pazzerello. Ieri per esempio sono dovuto correre durante quel simil tornado a controllare che le famiglie non subissero danni. Per chi se lo fosse perso dopo il controllo dei fuchi di due settimane fa, nei giorni di Pasqua ho aiutato le mie socie ad assecondare i propri istinti e produrre nuove famiglie.

La natura delle api è di moltiplicarsi, quindi a primavera, quando le condizioni climatiche (caldo e quindi cibo) lo consentono, le api creano celle reali da cui nasceranno altre regine di cui poi tendenzialmente rimarrà una sola (raramente fanno sciamature secondarie o terziarie). Una parte della famiglia quindi abbandonerà l’arnia per andare a cercare un nuovo posto dove creare un nuovo nucleo ( che ovviamente io apicoltore non conosco). Io praticamente prevengo questa sciamatura naturale facendola forzata, nel senso che prendo i telai dove vedo che stanno costruendo la cella reale nuova e li metto con tutte le api che ci sono attorno in una nuova casetta e creo un nuovo nucleo.
Successivamente come per tutte le nuove vite occorre dedicare qualche attenzione in più. Particolarmente importante è l’alimentazione nella fase di sviluppo e ciò richiede visite quasi giornaliere. La nuova famiglia necessità anche di un secondo elemento non meno importante del cibo: la regina. Perciò oltre a controllare che abbiano mangiato tutto si controlla anche che stiano accudendo quella che sarà il vero motore riproduttivo del nucleo. Dopo qualche aggiustamento le mie amiche mangiano come grandi e si occupano di nobiltà a corte come nelle migliori serie televisive. Tra circa dieci giorni ci sarà la fase più delicata per la buona riuscita di questa operazione, ma non vogliamo di certo svelarvi tutto ora!”

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