Mostarda di Mele Cotogne

Le mele cotogne sono l’oro d’autunno e, seppur possano sembrare ostiche all’uso, dopo aver preso un minimo di manualità (non senza imprecazioni varie) risultano davvero versatili e squisite.
Lo so, di solito quando scrivo su un frutto ne racconto storia ed aneddoti, ma questa volta, e mi scuserete, mi appello al diritto al link. L’anno scorso di questi tempi  avevo infatti  pubblicato la ricetta delle caramelle di mele cotogne e quindi riporterò di seguito lo stesso passaggio in modo da informare i nuovi arrivati sulle caratteristiche di queste mele molto speciali.
Il fatto è che mi hanno già chiesto in molti (3 _ risata) la ricetta per fare la mostarda di mele cotogne e se non la pubblico va a finire che marciscono e poi cosa abbiniamo al lesso per natale?

Parliamo di Mele cotogne, le perle d’oro di questa stupenda stagione che è l’autunno.  Quelle che ho utilizzato le ha raccolte mio papà dalla una pianta dei miei nonni. Bisogna lavorarne i frutti per poterli mangiare e per questo non è molto in voga, però in qualche frutteto, utilizzato per lo più per innesti, è ancora possibile incontrarlo. Ma quando arriva l’autunno e compaiono i primi frutti, sfido chiunque a non volerne una bella pianta in giardino. Belle, massicce e gialle, non senza qualche formica gigante all’interno (nessun animale è stato maltrattato durante la pulitura delle mele), le mele cotogne sono declinabili in molte ricette. Oggi parliamo di MOSTARDA DI MELE COTOGNE.

Ingredienti e preparazione:

Per ogni kg di mele cotogne pulite e pelate = 3 etti di zucchero
Senape in gocce = un boccettino

Versate lo zucchero sulle mele crude tagliate a spicchi, mescolate e lasciate a riposo per 24 ore.
Filtrate il liquido e mettetelo a scaldare, ributtatelo sulla frutta per 24 ore e ripetete l’operazione per altre 2 volte (3 in totale).
Una volta raffreddato il tutto, fatelo bollire a fuoco basso fino all’evaporazione del liquido senza mescolare.
Lasciate raffreddare e solo allora aggiungere senape in gocce acquistabile in farmacia.
Ne servono 8 gocce per ogni Kg di frutta inizialmente pulita e pesata.
Ora la questione si fa interessante. Come bene saprete la senape ha l’arroganza giusta per accecarvi a vita, o per lo meno è ciò che sembra dopo esserne stati colpiti, per questo è fondamentale non fare gli spavaldi nel momento dell’invasatura.
Se avete animali esiliateli fuori dalla cucina, aprite la finestra e se li avete indossate occhialini da piscina e bandana sulla bocca. Fidatevi, in versione giochi senza frontiere l’ultimo passaggio sarà molto più dolce.
A quel punto riponete i vasetti in un luogo buio ed asciutto ed attendete almeno un mesetto prima di assaggiarla.
A Natale sarà perfetta come salsa di accompagnamento a secondi importanti o come ingrediente segreto in tortelli dal ripieno so special!

C.

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