Oggi raga si va sul sicuro. Per una volta non mi sono inventata la ricetta, ma l’ho trovata su una rivista degli anni Novanta e seguita maniacalmente. Infatti tutto è filato liscio!
Parliamo di Mele cotogne, le perle d’oro di questa stupenda stagione che è l’autunno. Quelle che ho utilizzato le ha raccolte mio papà dalla una pianta dei miei nonni. Bisogna cuocerne i frutti per poterli mangiare e per questo non è molto in voga, però in qualche frutteto, utilizzato per lo più per innesti, è ancora possibile incontrarlo. Ma quando arriva l’autunno e compaiono i primi frutti, sfido chiunque a non volerne una bella pianta in giardino. Belle, massicce e gialle, non senza qualche formica gigante all’interno (nessun animale è stato maltrattato durante la pulitura delle mele), le mele cotogne sono declinabili in molte ricette. Oggi ci occuperemo di Caramelle di mele cotogne.

occorrente: 3 kg di mele cotogne, zucchero semolato
Lavare le mele, sbucciarle, eliminare i torsoli ed affettarle. Metterle a cuocere in una teglia di acciaio coperte a filo. Farle cuocere a fiamma bassa per circa un’ora, mescolando ogni tanto, fino a che il composto sarà abbastanza asciutto. Passarlo al setaccio e pesarlo, aggiungendo 4 etti di zucchero per ogni mezzo kg di passato di mele. Rimettere a cuocere a fiamma bassa, rimescolando piano, finchè si sarà formato un composto asciutto. Versarlo in un largo recipiente rettangolare a bordi bassi; appena inumidito d’acqua fredda, lisciarne la superficie e tenerlo una settimana circa ad asciugare al sole (se è ottobre e non avete il balcone come me va benissimo anche tenerle in casa…per forza).

Tagliare il tutto a cubetti (o a cuoricini, o a coccodrillini, o a orsettini o come vi pare), passarli nello zucchero per rivestirli completamente e conservarli in una scatola chiusa ermeticamente, foderata con carta oleata.
Se avete degli stampini per cioccolatini, di quelli dettagliatamente ricamati, potete utilizzarli come forme per le caramelle. Io ho provato con i pochi che avevo e devo ammettere che sono venuti davvero bellissime. Dei dolcetti d’altri tempi, senza gelatine né ossa di animali (si perchè gli orsetti gommosi che mangiate sempre sono fatti così).

State sul pezzo che nei prossimi giorni arriverà la ricetta della mostarda.
C.