Ma perchè a Pasquetta si fanno i Pic-nic?
Teoricamente questa tradizione troverebbe le sue origini nel desiderio di ricordare i discepoli diretti ad Emmaus. –La vedo già interessantissima-. Infatti, lo stesso giorno della Resurrezione, Gesù appare a due discepoli in cammino verso Emmaus a pochi chilometri da Gerusalemme: per ricordare quel viaggio dei due discepoli si trascorrerebbe, dunque, il giorno di Pasquetta facendo una passeggiata o una scampagnata “fuori le mura” o “fuori porta”. E bla bla bla.
Benissimo, questa è la teoria, la realtà è invece che in questo periodo l’aria si scalda e ci piace trovare una scusa per stare un pò all’aperto senza dover mettere tutti a tavola col servizio buono.
Finalmente posso parlare di pic-nic, di tovaglie e cestini. Dovete sapere infatti che ho sempre avuto una fissa per quei bei cestini da pic-nic con tutti gli scomparti e gli interni in stoffa. Ne ho uno bianco in vimini, bellissimo, che mi ha regalato la mia amica Cecilia qualche anno fa per Natale. L’ho usato per qualche scampagnata, ma ancora non ho realizzato il pic-nic perfetto (tralascerò i dettagli dell’ultimo da cui sono dovuta scappare per problemi intestinali- bellissimo!-).
Nel mio pic-nic ideale ci sono alcuni punti imprescindibili: outfit retrò, piattini in ceramica decorati a mano, bei bicchieri, forchettine d’argento piene di riccioli e dettagli e una bici dai colori pastello.
Vabe, ma veniamo a noi!
Lunedì è Pasquetta e io non farò un pic-nic. Bello eh, tutta una gran manfrina per poi
non fare un pic-nic?! Devo però ammettere che il mio ripiego molto gli somiglia. Sì, ci sarà un tavolo e sì, ci saranno anche le sedie, tuttavia non mancheranno antipastini pasqualini e un primo buonissimo (vedremo) anche da mangiare freddo e quindi da portarsi eventualmente nel famoso cestino sopracitato.
Considerando che la proposta iniziale era quella di fare una grigliata, sono molto contenta di aver vinto col pranzo a base di verdure e pesce.
Per non tradire la visione delle Claricette ho scelto verdurine di stagione, gran bella cosa, ma poi ho rovinato tutto scegliendo pesce che sicuramente verrà da allevamenti intensivi e forse non avrà mai visto l’acqua di mare in vita sua. Vabe AMEN (che è anche a tema), migliorerò col tempo!
Passiamo al G.M.D.P. (Gran Menù di Pasquetta ;))
Per gli Antipastini di Pasquetta ho pensato a cose semplici e primaverili
Fiori di zucca fritti
Frittatine alle erbe di campo
Spiedini alici e provola con pane in cassetta
Cestini di pasta fillo con crema di asparagi e cozze
Per il Primo (ed ultimo) di Pasquetta la novità del mese
Gnocchetti alla crema di zucchine e rana pescatrice agli agrumi
Penso che il Primo (ed ultimo) sia una gran soluzione per i pranzi con molti invitati, infatti gli gnocchetti cuociono in pochissimo tempo e il sugo è gustosissimo e facile da fare. Ecco la ricetta per i fiduciosi che vorranno provarla (ammesso che qualcuno legga quello che scrivo).

Trattandosi di Gnocchetti è fondamentale avere per l’appunto gli gnocchetti.
Li sappiamo fare tutti vero? (patate, farina, sale e in base alle scuole di pensiero un uovo) Bene! Passiamo al sughetto: Tagliate a pezzi la rana pescatrice, scaldate la padella dopo averci grattugiato la scorza di arancia e limone. Metti la rana pescatrice e dopo una breve rosolatura fate finire la cottura con il succo di arancia. Una volta cotta, ci mette pochissimo, prendetela e spostatela in una ciotolina, Nella stessa padella, che ancora profumerà di agrumi, fate trifolare le zucchine. Una volta cotte, frullatele. A questo punto unite la rana pescatrice e saltate gli gnocchetti in padella, cuoceranno direttamente nel sughetto. Il piatto non è pronto se prima non lo spolverate con un trito finissimo di timo.
Fin qui è tutto molto bello, a parole è bellissimo, vedremo poi come mi verrà la pastella lunedì!